lunedì 29 novembre 2010

Calendario 2011 - Santa Maria Bambina

In anteprima il calendario Juventus Club DOC "Gaetano Scirea" 2011



E' in fase di stampa in tipografia il calendario 2011.
Quest'anno è la volta della chiesa: Santa Maria Bambina del XIV sec. della nostra amata Città Santa Lucia del Mela.

Sarà in distribuzione a metà Dicembre, chi volesse prenotarlo può rivolgersi all'email del club: info@juveclubsantaluciadelmela.it

Pepe: Pensiamo in grande



Il centrocampista a Sky Sport 24:
«Dobbiamo ancora crescere, ma già si stanno vedendo i risultati del lavoro del mister.
 Il gol alla Fiorentina? Evidentemente non sono solo un giocatore di quantità…»
Di fatto una sua punizione ha riportato in parità le sorti della partita.

domenica 28 novembre 2010

Serie A - La classifica

Serie A Classifica  dopo la 14a giornata


30  MILAN
27  LAZIO
24  JUVENTUS
24  NAPOLI
23  INTER
23  PALERMO
22  ROMA
20  SAMPDORIA
20  UDINESE
19  CHIEVO
18  CATANIA
18  GENOA
17  CAGLIARI
16  FIORENTINA
15  PARMA
14  BOLOGNA
12  BRESCIA
12  CESENA
12  LECCE
10  BARI



La Juve si salva nel finale Con la Fiorentina è 1-1

I bianconeri in rimonta trovano il pareggio contro i viola: subito in vantaggio gli ospiti su autogol di Motta, poi nella ripresa cresce la squadra di Delneri. Boruc para due volte, poi sbaglia sulla punizione di Pepe. La Juve resta a -6 dal Milan

Pepe esulta dopo il goal


Dodici risultati utili di fila, ma vetta che resterà a sei punti di distanza. La Juventus non può esultare. Gara di sostanza in trasferta, vantaggio, ma vittoria che non arriva, classifica che resta piuttosto magra e il rischio di aver perso per qualche settimana Gilardino. Nemmeno la Fiorentina può far festa. A Torino finisce 1-1, viola avanti a partita appena cominciata, con un cross teso di Vargas deviato nella propria porta da Motta, Juve che rimonta con una punizione di Pepe che probabilmebnte voleva essere un cross: Boruc ha fatto un passo in avanti di troppo, è scavalcato, la frittata è fatta. In mezzo un primo tempo in cui domina Vargas e una ripresa in cui la Juve prende possesso del campo, più di forza e di nervi che con idee e gioco. Passi indietro, per la squadra di Delneri, sul piano del gioco, ma il collettivo è solido e non crolla più alla prima avversità. La squadra di Mihajlovic dimostra di essere più dura di quanto non dica il risultato, ma si fa prendere un po' dal panico quando i bianconeri crescono.


Fiorentina Juventus: 1-1
4' del primo tempo: Motta (a)
38' del 2° Tempo: Pepe







sabato 27 novembre 2010

Sta arrivando il Gilet 2010/2011

Juventus Club Doc "G.Scirea": Il gilet 2010/11 tra pochi giorni!


Il club di Santa Lucia del Mela "Gaetano Scirea" continua a sfornare iniziative e progetti.
E' della settimana scorsa l'intitolazione dello stadio di Santa lucia del Mela a "Gaetano Scirea", inaugurato dalla moglie Mariella.
Già il presidente Benedetto Merulla pensa ai gadget natalizi con il tradizionale calendario poster che ogni anno fa conoscere la storia architettonico-monumentale della città del Mela.

E' inoltre in lavorazione presso la pubblimania il Bodywarmer mod. "Orlando" colore nero, Gilet invernale personalizzato con il logo juventus e lo stemma del club DOC Gaetano Scirea.
Chi volesse prenotarlo può farlo contattando il presidente con una email il club: info@juveclubsantaluciadelmela.it
Oppure presso gli uffici pubblimania: info@pubblimania.com
sarà disponibile dai primi di Dicembre.

venerdì 26 novembre 2010

Gadget: il nuovo Gilet del club

E' in fase di realizzazione il nuovo Gilet del Club.
Presto pubblicheremo le foto in anteprima.
Intanto visita la pagina con il merchandising realizzato del club

La polo realizzata la scorsa Estate
Chi volesse intanto prenotarlo può rivolgersi a questa mail

Stadio Comunale "Gaetano Scirea" - Santa Lucia del Mela

Giornata di festa per i tifosi juventini del club doc "Gaetano Scirea", che hanno vissuto ieri la realizzazione di un progetto sostenuto da anni con fervore, entusiamo e grande affetto nei confronti di quello che rimane nei cuori bianconeri simbolo di un modo di interpretare il calcio che non c'è più: il ricordo di un campione dello sport, di un campione della vita, di un uomo che ha fatto della lealtà, dell'attaccamento alla maglia, dell'onestà intellettuale gli emblemi della propria statura morale dentro e fuori il campo di calcio.

Gaetano Scirea, a cui è dedicato il club juventino fondato nel 1984, è per i sostenitori della "vecchia signora" tutto questo e ancora di più: «un modello da trasmettere alle giovani generazioni, per i quali lo sport è palestra di vita», come dichiara il presidente del club luciese Benedetto Merulla. Questa è la motivazione che ha spinto i soci a richiedere più volte, nel corso del tempo, l'intitolazione di una via, o di una piazza, al grande campione, apprezzato non solo dagli juventini ma da chi crede nello sport vissuto con impegno, serietà, senso di responsabilità al di là dei colori e delle bandiere. Ottenere l'intitolazione dello stadio comunale, struttura dalla forte valenza simbolica, assume dunque un significato speciale, particolarmente in una realtà dove lo sport ha una forte funzione sociale radicata nella tradizione calcistica e non solo.
Proprio lo sport, come la scuola, è infatti il luogo dove i più giovani imparano a confrontarsi con l'altro, a mettersi in gioco, a crescere. E se investire nella formazione e nell'educazione dei più piccoli significa investire nel futuro, proporre modelli positivi è sempre più la missione della società, come afferma Mariella Scirea: «Mio marito era prima di tutto un uomo dotato di umiltà, virtù che si è smarrita in un mondo del calcio fatto di business e meno di veri valori sportivi». La moglie del campione, scomparso tragicamente nel 1989, lo ricorda con commozione sottolineandone la correttezza e il rispetto per l'avversario. A Gaetano Scirea spetta infatti il record, oggi inimmaginabile, di non essere mai stato espulso dal campo di gioco.



La signora Scirea, insieme al delegato nazionale degli Juventus Club Doc d'Italia Ezio Morina e al delegato regionale Lillo Rizza, è stata ospite di una cerimonia alla quale hanno preso parte gli alunni dell'Istituto Comprensivo luciese, i rappresentanti dell'Inter Club "Facchetti" presieduto da Pippo Ruggeri, la Società Operaia "Medaglia d'oro Stefano Cattafi" e tanti cittadini.
Dopo il rituale della scopertura della targa, all'ingresso dello stadio comunale, la cerimonia è proseguita presso l'aula consiliare, dove Mariella Scirea ha ricevuto omaggi floreali e targhe ricordo da parte dell'amministrazione comunale, dell'Inter Club, della Pro Mende Calcio, dello Juventus Club luciese e di quelli presenti: Partanna, Castelvetrano, Brolo.
Presenti rappresentanti del tifo bianconero provenienti da diversi centri della provincia e da Catania, insieme al gruppo di soci luciesi che, come sempre, ha dato un contributo fondamentale al buon esito della manifestazione.
Chiuso il cerchio delle polemiche politiche, è tempo di guardare al futuro: interventi nella struttura, come il campo in erba sintetica, sono stati promessi dall'assessore allo sport Santino Pandolfo, mentre il sindaco Nino Campo ha invitato a guardare a Gaetano Scirea "sportivamente", nel senso di testimone di valori che prescindono dall'appartenenza alla propria squadra del cuore.
L'auspicio è che accendere i riflettori sullo stadio comunale contribuisca a mantenere, e incentivare, la sua corretta gestione e manutenzione, perchè, se ci sono zone abbandonate all'incuria - come ha denunciato il consigliere di minoranza Tonino Maimone esibendo in consiglio comunale degli scatti fotografici - si tratta di una delle strutture più grandi e più belle della provincia e non solo, come ha affermato il consigliere Carmelo Bella, da sempre vicino alla società calcistica luciese Pro Mende che vanta una storia datata 1930.

La lieta sorpresa

La lieta sorpresa per la Juve a Marassi non è solo il recupero di Krasic, ma anche il ritorno alla vittoria, dopo due pari consecutivi (ma 11 gare senza sconfitte). Il 2-0 contro il Genoa nasce nel primo tempo da un'autorete di Eduardo al 18' e da un gran gol dello stesso Krasic al 23'. Nella ripresa è invece il Genoa, rianimato dagli innesti di Kharja e Destro, a farla da padrone, ma la Juve soffre resiste e alla fine vince. Con Ballardini al primo k.o. sulla panca rossoblù.

Delneri in extremis si decide a rischiare Krasic, fra i probabili infortunati fino a ieri e oggi protagonista assoluto in campo, con Lanzafame in panca insieme a Del Piero, perchè in attacco c'è la coppia di friulana memoria Quagliarella-Iaquinta (con Pepe squalificato e la solita mezza dozzina di indisponibili in infermeria). Anche Ballardini, alla terza gara sulla panchina del Genoa, si ritrova fra le mani un Kharja quasi imprevisto dopo l'infortunio con la nazionale marocchina, e lo fa accomodare in panca. In campo manda invece Kaladze a dar man forte a Criscito sulla sinistra, là dove impazza furia Krasic. Veloso in avanti completa il reparto con Toni e Mesto. La prima occasione è proprio per l'ex azzurro, lanciato a rete ma fermato da Storari. Ma la prima nota di cronaca degna di nota è l'ammonizione a Criscito, arrivata per un'entrataccia su Krasic al 14'. Al 18' la Juventus spezza gli equilibri: Marchisio batte a rete, Dainelli tocca senza riuscire a deviare lontano dallo specchio, il pallone innesca una carambola fra Eduardo e il palo finchè l'ultimo tocco del portiere fa finire il pallone oltre la linea. Grottesco ma vero, e la Juve è in vantaggio. La blanda reazione del Genoa non basta, i bianconeri trovano il raddoppio, al 23'. Stavolta è Krasic stesso a fare tutto da sè: penetrazione da destra, Criscito - condizionato dalla precedente ammonizione - lascia fare e lascia passare, il serbo non si perde in ringraziamenti, supera anche Veloso e batte a rete di destro. Eduardo ancora tocca ma non devia, e il pallone finisce in rete. Per Krasic è il quarto gol.

Il Genoa si scatena, e al 27' sfiora il gol con Criscito, fra i più attivi in avanti: il suo sinistro al volo si stampa sulla traversa e sul rimbalzo Toni manda alto. Identico destino tocca alla successiva occasione genoana, che capita sulla testa del centravanti (su cross del solito Criscito). Al 32' i padroni di casa trovano anche il gol, ma il tocco di Toni è con la mano, e dunque l'attaccante viene pure ammonito. La Juve si rifà viva al 38', con Krasic che mette Iaquinta in condizione di chiudere il match, ma l'attaccante manda fuori la più facile delle deviazioni. Il primo tempo si chiude con Storari che a fatica chiude su Mesto. E' il preludio di quel che accadrà nella ripresa. Ballardini innesta forze fresche, mandando in campo Destro e Kharja al posto di Mesto e Ranocchia. La Juve è chiusa all'angolo, il Genoa dà l'impressione di poter dimezzare lo svantaggio da un momento all'altro, con una raffica di quasi gol, salvataggi (bianconeri) in extremis, errori di mira millimetrici. E invece la Juve resiste nel suo bunker (Sorensen prenderà il posto di Motta), dal quale esce poco (e male). Al 17' Sissoko prende il posto di un Krasic affaticato, e la Juve perde spinta. Chiellini continua a fare gli straordinari, Iaquinta sbaglia ancora la palla del k.o., Delneri sta per mandare in campo Del Piero ma Aquilani chiede il cambio e dunque il prescelto è Salihamidzic. Intanto si moltiplica la raffica di occasioni rossoblù, Kharja colpisce ancora la traversa, ma finisce con la prima sconfitta di Ballardini al cospetto di Delneri e il (momentaneo?) terzo posto in classifica della Juve.

(fonte: www.gazzetta.it)

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